L'amore non è il toccasana dei mali.
La vera natura di un uomo lo avvolge globalmente, non è scissa in due emisferi per saltare dall'uno all'altro secondo comodità e convenienze a piacere.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Diventiamo buoni sempre un tantino troppo tardi. Anche perché nessuno, grazie al cielo, potrebbe metterci alla prova.
La storia dell'umanità è la storia dei suoi traumi, cioè dei suoi viaggi fuori da un ennesimo feto verso la speranza di un'ennesima sopravvivenza.
L'amore è un canale di conoscenza diverso da quello della ragione e per questo in esso non si deve "dimostrare" tutto, "spiegare" ogni cosa.
Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro confusa vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di un uomo.
L'amore è una strada discretamente significativa; il sesso è abbastanza significativo.
L'uomo nella sua essenza non deve essere uno schiavo, o di se stesso o di altri, ma un amante. Il suo unico scopo è l'amore.
In amore, come in quasi tutte le faccende umane, l'intesa cordiale è il risultato di un malinteso. Questo malinteso è il piacere.
Ogni donna che ha finalmente capito il suo valore, ha raccolto le valigie del suo orgoglio, è salita sul volo della libertà, ed è atterrata nella valle del cambiamento.
L'amore è compassione, e più si ama, più si prova compassione.
L'amore è incompatibile con l'ipocrisia.
Fa tanto bene a ripensà a l'amore ne li momenti de malinconia: provi una specie di nun so che sia, come un piacere de sentì dolore.
Se si elimina il vedersi, il parlarsi e lo stare insieme, si dissolve la passione amorosa.
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