Ma la vita è così: ammassata e secca, piena di avvenimenti sterili e ripetuti e sempre uguali e di cui si perde memoria. Spremi, e verrà fuori un pulviscolo di frustazioni standard e un odore di fenolo, un polverizzarsi di garze faraoniche.
— Aldo Busi
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La nostra interpretazione
Il brano di Aldo Busi trascende l'esperienza quotidiana per esplorare le dinamiche sottilmente deprimenti della routine e dell'inutilità. Attraverso un linguaggio metaforico potente, il testo dipinge una visione cupa della vita come un ammassamento di eventi insignificanti che perdono rapidamente la loro traccia nel tempo, riducendo le emozioni umane a uno spettro monotono e frustrante. La frase 'spremi... verrà fuori...' suggerisce una sensazione profonda ma silenziosa della vita come un'esperienza priva di sostanza reale o significativa, simile al tentativo infruttuoso di ricavare succo da qualcosa che è già asciutto e vuoto. Queste riflessioni invogliano il lettore a esaminare la propria comprensione della vita quotidiana, sollevando interrogativi sul valore intrinseco degli eventi quotidiani e sulla possibilità di trovare un significato o gioia in ciò che sembra ripetitivo e insignificante. In questo modo, l'aforsima funge da catalizzatore per la riflessione su tempi duri e vuoti nella vita.