Lo scettico non crede neppure nell'aldiqua.— Alessandro Morandotti
Lo scettico non crede neppure nell'aldiqua.
Il terrore della morte è dovuto all'incertezza di ciò che ci attende. La risposta è semplice e tranquillante: esattamente la medesima situazione di prima che fossimo.
Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo.
Il tempo è tanto prezioso che andrebbe impiegato soltanto per leggere il meglio. Ma poiché per individuarlo occorrerebbe leggere tutto, è meglio non leggere.
Esistono solo tre fonti di delusioni: passato, presente e futuro.
Quanto più in alto si punta tanto maggiore il rischio di mancare la meta.
Se sei troppo scettico puoi sbagliare con la stessa facilità con cui sbaglieresti essendo troppo fiducioso.
Nella storia e nella filosofia lo scetticismo è una virtù.
Lo scetticismo è un suicidio lento.
Ottimisti e pessimisti si nasce, scettici si diventa.
Se un uomo ha una fede robusta può indulgere al lusso dello scetticismo.
Ci vuol tempo per strappare alla fede e per educare allo scetticismo; tempo, e non poco sforzo e dolore. Soltanto lo scettico della terza generazione è veramente sicuro: suo nonno deve aver accettato il denaro del Diavolo quando era ancora celibe.
Un ragionevole scetticismo non è affatto un tratto deprecabile in una persona intelligente.
Un saggio scetticismo è il primo attributo di un buon critico.
Il congiuntivo è l'indicativo dello scettico.