Siamo al mondo per fornire un pretesto all'esistenza.
È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili.
Chi non crede nelle coincidenze le perde.
Accumulata sufficiente esperienza per vivere, si muore.
Idiota come un computer.
Niente aiuta a vivere come la cattiva memoria.
Nulla esiste finché non è misurato.
Nessun sistema imbriglia completamente l'imprevedibile irregolarità dell'esistenza, ma solo il lucido e geometrico amore del sistema permette di capire veramente l'originalità della vita, il suo scarto rispetto alla legge.
Tutto ciò che esiste, forse esiste perché esiste un'altra cosa. Nulla è, tutto coesiste: forse è proprio così.
L'effimero è l'appassionata e fragile misura della nostra esistenza.
Non c'è, veramente, stoltezza più grande del voler trasformare questa valle di lacrime in un luogo di delizie, e del proporsi per meta, come pure fanno molti, la gioia e il piacere, anziché aspirare a un'esistenza il più possibile priva di dolore.
L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante.
Oggi siamo tutti presi dalla preoccupazione di vivere e in questa corsa con il tempo spesso dimentichiamo il piacere di esistere.
Nulla esiste. Se esiste è inconoscibile. Se è conoscibile è incomunicabile.
Ciò che rende l'esistenza preziosa e piacevole sono solo i nostri sentimenti e la nostra sensibilità.