Io non ho mai le idee così chiare come quando ho bevuto.— Alexandre Dumas padre
Io non ho mai le idee così chiare come quando ho bevuto.
Faceva onore alla tavola come un uomo condannato da quattro o cinque mesi alla cucina italiana, cioè una delle peggiori cucine del mondo.
Nascendo, l'uomo ha ricevuto dal suo stomaco l'ordine di mangiare tre volte al giorno, per recuperare le forze che gli tolgono il lavoro e più spesso ancora la pigrizia.
L'odio è cieco, la collera sorda, e colui che vi mesce la vendetta, corre pericolo di bere una bevanda amara.
Che cos'è, per lo più, l'amore? Il capriccio d'un giorno, un'allegra unione, mediante la quale due esseri s'ingannano reciprocamente e spesso in buona fede.
Entrando nel passato, dimentico il presente; avanzando libero e indipendente nella storia, non ricordo più che sono prigioniero.
L'inattività è il preludio a quel genere di consapevolezza che sfocia nella presa di coscienza finale dell'inutilità di qualsiasi azione.
Una donna sicura del proprio ingegno è un'avversaria imbattibile per un uomo in balia del proprio temperamento.
Ognuno ha in mente ciò che lo riguarda.
Quell'irrequietezza era diventata acuta, dolorosa, giacché sapeva finalmente, chiaramente, che cosa gli occorresse: la bellezza, la cultura intellettuale e l'amore.
Non è possibile sentirsi vivi senza essere consapevoli che si deve morire.
È più difficile mangiare con moderazione che digiunare completamente. La moderazione richiede la consapevolezza. La rinuncia richiede solo la tirannia della volontà.
Chi conosce la propria debolezza è realmente più forte di chi crede ciecamente alla propria forza.
Pur con la consapevolezza della Morte, possiede la forza per osare molto di più, per spingersi molto più lontano nelle conquiste quotidiane, visto che non ha niente da perdere, visto che la Morte è inevitabile.
La ricchezza è la consapevolezza dell'abbondanza.
Quando la tua mente fluttua, esistono due entità: una sono le nuvole, i pensieri, gli oggetti, le immagini; l'altra è la consapevolezza, la mente stessa. Se presti troppa attenzione alle nuvole, agli oggetti, ai pensieri e alle immagini, hai dimenticato il cielo.