Salerno, rima d'inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d'eterno.— Alfonso Gatto
Salerno, rima d'inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d'eterno.
I tuoi occhi son come la giovinezza grandi, perduti, lasciano il mondo. Potrebbero dirti morta senza rumore e incamminare su te il cielo, passo a passo, seguendo l'alba.
Nella giovinezza, se non addirittura nell'adolescenza, la contemplazione dell'amore e la contemplazione della morte sono veramente nel nostro sguardo. Ma direi di più. Sono il nostro sguardo.
Quando si nasce poeti, l'amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni.
In quel grande silenzio dove arriva l'alba dai porti delle nebbie, ai vetri d'una casa straniera, io parlerò della vita perduta come un sogno e tu m'ascolterai dentro al tuo freddo chiudendo gli occhi a poco a poco, azzurra.
Pensa sempre a quanto è lungo l'inverno.
L'Inverno sta arrivando.
Non è più la morbidezza del fiore, ma vi è del grano disseccato, pieno, fecondo, che rende sicura la stagione invernale.
Sulle vette è più caldo di quanto non si immagini nelle valli, soprattutto in inverno.
La nostra avventura è terminata. L'inverno di quest'anno è morto come la tomba. Forse quando moriremo, forse soltanto la morte potrà darci la chiave e il seguito e la fine di questa avventura mancata.
Nel bel mezzo dell'inverno, ho infine imparato che vi era in me un'invincibile estate.
Uccidi il ragazzo che è in te, Jon Snow. L'inverno incombe su di noi. Uccidi il ragazzo e permetti all'uomo di nascere.
Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna, E il colle di sopra bianco di neve ride.
L'inverno cambia in pietra l'acqua del cielo e il cuore dell'uomo.
Fugge la instabil Venere con la stagion dei fiori;ma tu, Lieo, ristori, quando il dicembre uscì.