E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.— Khalil Gibran
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
Gli altri uomini vedono in te una bellezza che dileguerà più veloce dei loro anni. Ma io vedo in te una bellezza che non svanirà, e nell'autunno dei tuoi giorni quella bellezza non avrà timore di guardarsi nello specchio, e non ne riceverà offesa. Solo io amo in te ciò che non si vede.
Quando volgi le spalle al sole non vedi che la tua ombra.
Un timido insuccesso è più nobile di un successo sfacciato.
Il coraggio, che è il nostro sesto senso, ci fa scoprire la strada più breve per il trionfo.
Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l'altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l'altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola.
Il vecchio non deve mai uscir di casa nei giorni più freddi dell'inverno perché la pneumonite è uno degli assassini più feroci degli uomini vecchi.
L'inverno più freddo che abbia mai trascorso fu un estate a San Francisco.
Era una di quelle rare, splendide giornate d'inverno nelle quali anche l'Inghilterra si ricorda che c'è un sole.
La nostra avventura è terminata. L'inverno di quest'anno è morto come la tomba. Forse quando moriremo, forse soltanto la morte potrà darci la chiave e il seguito e la fine di questa avventura mancata.
Ora è l'inverno della nostra scontentezza reso gloriosa estate dal riscaldamento centralizzato.
L'inverno è una primavera che si ignora.
L'inverno dello spirito. Mors ontologica. Quando l'anima è morta.
La vedi nel cielo quell'alta pressione, la senti una strana stagione? Ma a notte la nebbia ti dice di un fiato che il dio dell'inverno è arrivato.
L'Inverno sta arrivando.
Guarda la neve che imbianca tutto il Soratte e gli alberi che gemono al suo peso, i fiumi rappresi nella morsa del gelo. Sciogli questo freddo, Taliarco, e aggiungi legna al focolare; poi versa vino vecchio da un'anfora sabina. Lascia il resto agli dei.