La felicità è fatta di sventure evitate.— Alphonse Karr
La felicità è fatta di sventure evitate.
La felicità è costellata di sventure evitate.
La gentilezza consiste spesso nel lasciar credere agli altri d' essersi lasciati prendere in trappola da loro.
Vedo bene che l'uomo perfeziona tutto intorno a sè, ma non vedo ch'egli perfezioni se stesso.
Se si vuole abolire la pena di morte, che comincino, in questo caso, i signori assassini.
L'amore muore nella povertà; l'amore è un lusso di vita; esso non può esistere quando la vita intera è presa e tormentata da delle preoccupazioni minute di danaro, o da una lotta continua contro la povertà.
Alla disgrazia uno non si può abituare, mi creda, perché sempre abbiamo l'illusione che quella che stiamo sopportando debba essere l'ultima, sebbene in seguito, con l'andare del tempo, incominciamo a persuaderci - e con quanta tristezza! - che il peggio deve ancora venire.
Il più sfortunato di tutti gli uomini è colui che crede di esserlo.
Le menti tranquille non possono essere perplesse o impaurite, ma affrontano la fortuna o la sventura al loro proprio passo personale, come un orologio durante una tempesta.
Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
Una delle più grandi sfortune: la fortuna in amore.
Mi è capitato di credere che la miseria attiri miseria e che le persone felici evitano la sfortuna degli altri.
Si può essere sicuri che qualcosa è andata male solo dopo una lunga serie di errori.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.
Io non ho mai sentito un uomo mattiniero, gran lavoratore, prudente, attento nei suoi guadagni, e rigorosamente onesto, che si lamentasse della cattiva fortuna.
Chiunque sia colui che la sfortuna va cercando, lo trova facilmente.