In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci.— Ambra Angiolini
In una città grande come questa o ci sei nata o non puoi viverci.
Non mi sentivo una star quando me lo dicevano, o un'incapace quando me lo dicevano. Non ci sono mai cascata, forse per il basso livello di autostima.
Io non mi sento per niente vittima, ho tentato di cavalcare tutte le emozioni che mi ha portato la fama iniziale.
Roma città corrotta? Non credo: troppi impiegati. Sarebbe una corruzione fondata sull'anticipo degli arretrati, su una ferma richiesta di aumenti e sull'anticipo della liquidazione. Ed è mai possibile?
O Roma, o Orte.
E' insensato andare a Roma se non si possiede la convinzione di tornare a Roma.
Roma ha l'osteria, luogo popolaresco, un po' buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro».
Di Roma amo i ristoranti, le chiese e il modo naturale degli italiani di vivere la religione.
Sono nata a Hollywood, sono cresciuta a Parigi, ma è solo a Roma che sento come la «mia» città.
La tenaglia del colonnato di San Pietro, pronta a mordere la città di Roma.
Suggello infrangibile dell'unità italiana.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
Prima di dirvi ciò che penso sulla situazione della repubblica, onorevoli senatori, accennerò alle ragioni per cui, dopo aver lasciato Roma, ho deciso di ritornarvi.