Medico: Uno a cui affidiamo le nostre speranze quando malati e i nostri cani quando sani.— Ambrose Bierce
Medico: Uno a cui affidiamo le nostre speranze quando malati e i nostri cani quando sani.
Bellezza (s.f.). Il mezzo con cui una donna conquista l'amante e terrorizza il marito.
Politica. Modo di guadagnarsi la vita simile a quello dei settori più squallidi della delinquenza abituale. Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.
Omeopata. L'umorista della professione medica.
Pazienza: una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
Istruzione (s.f.). Quella dote che spiega al saggio e nasconde allo stolto i motivi della loro incapacità di capire.
I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato.
Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.
Avere animo eguale è medicina al male.
La medicina è l'arte di accompagnare con parole greche all'estrema dimora.
Sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi. La medicina ha inventato l'arte di prolungarle.
Bisogna essere nati per il proprio medico, altrimenti si perisce a causa del proprio medico.
Il medico esercita su di me un doppio effetto dal quale non so difendermi: mi spaventa e non mi rassicura. Se mi dice: "Lei ha la tal malattia", gli credo. Se mi dice: "La guarirò", non gli credo più.
La medicina dovrebbe studiare piuttosto il modo di far cessare il dolore, che la malattia; più di far meno patire, che di far molto vivere.
Per un'affezione che i medici guariscono coi loro farmaci, costoro ne provocano dieci in soggetti sani, inoculando quell'agente patogeno mille volte più virulento di qualunque altro microbo: l'idea di essere malati.
I medici sono i più felici tra gli uomini: la rinomanza proclama i loro successi e la terra ricopre i loro errori.