Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Farsa. Una breve commedia di solito recitata dopo una tragedia allo scopo di aumentare la prostrazione dello spettatore dotato di senso critico.
Un ambasciatore è colui che non riuscendo ad ottenere una carica dagli elettori, la riceve dal governo, a patto che lasci il paese.
Destino: Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
Adolescente. Dicesi di chi sta lentamente guarendo dall'infanzia.
Ingrato. Chi riceve un beneficio da parte di un altro, o sia comunque oggetto di carità.
Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Chiunque ha qualcosa da rimpiangere. Io diffido di chi non dice mai "avrei potuto far meglio".
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.
Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
Il rimpianto è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
Il rimpianto è un riconoscimento di qualche cosa di buono che c'è nella vita.