Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
Sono sfortunatissimo al gioco. Penso di essere l'unico al mondo cui capita una mano al poker con cinque carte e nemmeno due dello stesso seme.
Posso dire del successo in genere che a me pare sopravvalutato, oggigiorno, alla pari del sesso.
Ci sono cose peggiori della morte. Se hai passato una serata con un assicuratore, sai esattamente di cosa parlo.
Le differenze maggiori tra i vari canali televisivi sono tuttora le previsioni del tempo.
Conosciamo l'etica dei politici: è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini.
L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura.
Il rimpianto è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.
Chiunque ha qualcosa da rimpiangere. Io diffido di chi non dice mai "avrei potuto far meglio".
Chi rimpiange troppo i giorni migliori rende ancor peggiori quelli cattivi.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
Il rimpianto è il passatempo degli incapaci.
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.