Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.— Gabriele D'Annunzio
Il rimpianto è il vano pascolo di uno spirito disoccupato.
Ricordati di osare sempre.
Il privilegio dei morti: non moriranno più.
Non so che darei per averti qui tra le mie braccia... Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo."
Il falso e il vero son foglie alterne d'un ramoscello: il savio non discerne l'una dall'altra, l'un dall'altro lato.
Il piacere è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla Natura e colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale ha molto gioito.
Il rimpianto è un riconoscimento di qualche cosa di buono che c'è nella vita.
Chiunque ha qualcosa da rimpiangere. Io diffido di chi non dice mai "avrei potuto far meglio".
Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura.
Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
L'incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Il rimpianto è un enorme spreco d'energia. Non vi si può costruire nulla sopra. Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
Noi tutti dovremmo cominciare a vivere prima di diventare troppo vecchi. La paura è stupida. È così che nascono i rimpianti.
Il mio unico rimpianto è quello di non essere un altro.