Satira. Genere antiquato di composizione letteraria in cui vizi e follie dei nemici personali dell'autore venivano presentati con una tenerezza un po' lacunosa.
Fotografia. Dipinto eseguito dal sole, nella più totale ignoranza dei rudimenti dell'arte.
Un ambasciatore è colui che non riuscendo ad ottenere una carica dagli elettori, la riceve dal governo, a patto che lasci il paese.
Settario. Persona che ha il demerito di professare idee in netto contrasto con le nostre.
Rivoluzione: in politica, la rivoluzione è un cambiamento improvviso di malgoverno.
Pazzia: La convinzione che gli altri siano pazzi.
Vituperio. La satira come viene messa in pratica dagli ignoranti e da tutti coloro che soffrono di gravi deficienze di intelligenza e di umorismo.
Le satire che il censore capisce vengono giustamente proibite.
La satira è un gradino sotto l'ironia.
È tanto difficile fare della buona satira a spese di un uomo di chiara malvagità, quanto lo è lodar bene un uomo di chiare virtù.
Come su individui vivi non si esercita l'anatomia, così non si esercita la satira, pena il non essere sicuri della propria pelle e della propria vita.
Le scimmie sono una satira vivente della razza umana, con innumerevoli variazioni.
La satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone.
La satira è estranea a qualsiasi ostilità e significa una benevolenza per una totalità ideale, che essa raggiunge non andando contro ma attraversando i singoli esseri reali.
La satira è una lezione, la parodia un gioco.
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