Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso.— Antonio Di Pietro
Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso.
Quando il potere non si sente controllato, inevitabilmente marcisce.
Io credo profondamente in Internet come strumento di democrazia e farò in modo di impedire che sia messo sotto controllo.
Il mio partito viene sempre più visto come la vera, unica opposizione al modello fascistoide di governo berlusconiano, fatto di furbizie, favoritismi, leggi ad hoc, manganelli e accenni di xenofobia.
Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.
Tangentopoli non è mai terminata, è anzi divenuta uno stile di vita con cui gli italiani hanno imparato a convivere grazie a modelli distorti imposti dalla classe politica e celebrati da un'informazione sempre meno indipendente.
Il silenzio non è uno stato di quiete, ma una tensione, quella di un gorgo in cui i suoni si avvitano attratti verso il fondo.
Rapinarti del silenzio, non è già un crimine?
Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione.
L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.
Se immersi nel silenzio si sente squillare il campanello, si ha l'impressione che il rumore sia più stridente di quanto lo sia in realtà. Io cerco di far vibrare un colore in modo intenso come se il rumore del campanello risuonasse in mezzo al silenzio.
Silenzio: splendore dei forti, rifugio dei deboli.
Vi è una loquacità che non dice nulla e vi è un silenzio che dice molto.
Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
Il silenzio fa sì che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme sconsolata malinconia.
Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni, dell'amore (anche nei momenti dolci) dell'ira, della meraviglia, del timore.