Prima di percorrere la mia strada io ero la mia strada.— Antonio Porchia
Prima di percorrere la mia strada io ero la mia strada.
L'uomo giudica tutto dal minuto presente, senza comprendere che giudica solo un minuto: il minuto presente.
Alcune cose diventano tanto nostre che le dimentichiamo.
Si vive con la speranza di arrivare ad essere un ricordo.
L'uomo non va da nessuna parte. Tutto viene all'uomo, come il domani.
La mia voce mi dice: "Cosi è tutto". E l'eco della mia voce mi dice: "Cosi sei tu".
Se un ragazzo non è in grado di imparare qualcosa dalla strada, non è in grado di imparare nulla.
E senti allora, se pure ti ripetono che puoi, fermarti a mezza via o in alto mare, che non c'è sosta per noi, ma strada, ancora strada, e che il cammino è sempre da ricominciare.
L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada.
Una persona spesso incontra il suo destino sulla strada che aveva preso per evitarlo.
Ho imparato molto presto che: "Senza una canzone, il giorno non ha fine... senza una canzone, un uomo non ha amici... senza una canzone, la strada non ha curve... senza una canzone." Per questo motivo io continuo a cantare una canzone.
Cerco di osservare ciò che ho sempre sotto gli occhi: il giardino di casa, la mia strada. E tutto mi sorprende.
L'opera fatta in strada è sempre là e non si vende mai. Forse si distrugge, ma non si vende.
Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola.
Quando Dio vuole che noi lasciamo la strada maestra per prendere altre vie, è abbastanza grande per farcelo capire.
L'amore è una strada discretamente significativa; il sesso è abbastanza significativo.