Io voglio essere buono. Voglio essere, per il resto della mia vita, solamente un atto di bontà.
Se si ha intenzione di essere buoni, bisogna fare della bontà una professione, e questa è la più assorbente che vi sia al mondo.
La bontà è un capriccio del temperamento e non abbiamo il diritto di rendere gli altri vittime dei nostri capricci, seppure di umanità o di tenerezza.
Gli uomini spesso deridono ciò che è bello e buono.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
I progressi della scienza devono essere giudicati nei termini della bontà o della malizia che li ispirano. Non basta la curiosità a giustificare la sperimentazione scientifica. Questa deve essere sempre rivolta a favore del beneficio dell'umanità.
Bontà e ragione non sono nella natura, ma esistono in noi con i quali il caso si diverte; ma possiamo essere più forti del caso e della natura, anche se solo per pochi istanti.
Bisogna esercitarsi a vedere la bontà che c'è in ognuno.
La bontà vigilante, paziente e longanime, arriva ben più in là e più rapidamente che non il rigore e il frustino.
Bontà divina, che bei diamanti. La bontà divina non ha nulla a che vedere con tutto questo, carino.
Nessuno può essere buono a lungo se non c'è richiesta di bontà.