La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.— Aristotele
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.
Senza causa o principio è impossibile che alcuna cosa esista o sia fatta.
La sfortuna rivela quelli che non sono effettivamente amici, ma che lo sono stati solo per interesse: il tempo rileva entrambi.
La speranza è un sogno ad occhi aperti.
È da tutti ed è facile adirarsi, e donare denaro e far spese: ma farlo con chi si deve, nella misura giusta, al momento opportuno, con lo scopo e nel modo convenienti, non è più da tutti né facile. Ed è per questo che il farlo bene è cosa rara, degna di lode e bella.
Invidiare lo scarso valore è codardia, e invidiare il valore è temerarietà.
Se entri mi fai onore; se non entri, un piacere.
Però che quello, o figli, è vile onore cui non adorni alcun passato orrore.
L'onore va a picco dove il commercio prevale a lungo.
L'onore è l'appendice nell'organismo dell'anima. La sua funzione è ignota, ma lo si può asportare tranquillamente a quella gente che è incline a sentirsi offesa.
Per uno che poté dire in faccia al sole: "Tutto è perduto, fuorché l'onore!" quanti che nell'ombra potrebbero dire: "Fuorché l'onore, nulla è perduto!".
Noi moriremo in questo paese e manterremo il nostro onore.
L'onore deve essere pari al merito.
Il suolo della patria va difeso, la guerra che affrontiamo oggi è una guerra per l'onore.
Nell'obbedire all'onore, quand'anche ci comanda d'essere sciaguratissimi, si sente pur sempre una delicatissima e magnanima voluttà che ci compensa di tutti i dolori.