La musica sono io.— Arthur Rubinstein
La musica sono io.
Non dirmi quanto talento possiedi, dimmi quanto lavori sodo.
Naturalmente non c'è una formula per il successo eccetto forse un'accettazione incondizionata della vita e di ciò che ci porta.
Io vivo appassionatamente la mia vita. Amo i suoi cambiamenti, il suo colore, i suoi movimenti. Saper parlare, vedere, udire, camminare, avere la musica e la pittura. Tutto questo è un miracolo! Tutto questo è gioia!
Se ami la vita, la vita ricambia il tuo amore.
In effetti il tipo di musica che lui apprezzava davvero era quella che non veniva mai suonata.
Ama la musica. Credila il preludio di quel giorno eterno di cui il sole sia l'amore.
Se si suona buona musica, la gente non ascolta; se si suona cattiva musica, la gente non parla.
La musica è una trappola, un espediente per raccontarti le cose come stanno. Ed è così rassicurante all'orecchio, così comoda da indossare, che le parole arrivano in ritardo, quasi dovessi fare uno sforzo per sentirle.
È l'ascoltatore che deve piangere, non la musica.
Il potere della musica è straordinario: varca e travalica i confini legati a stati, ideologie e idiomi. Proprio per questa sua caratterizzazione universale, i messaggi che si devono trasmettere dovrebbero sempre essere positivi e legati a elementi puliti, cosa che spesso viene disattesa.
Amo più di ogni altra la musica di Wagner. È così assordante che si può parlare tutto il tempo senza che la gente senta quello che si dice.
È meraviglioso come la musica abbia la possibilità di salvarci dall'irrigidimento, dalle convenzioni a cui tutti andiamo incontro e farci tornare uno stupore incantanto nei confronti delle cose.
La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.