I musicisti non solo compongono, ma pensano: a me interessa il pensiero che sta dietro la musica.
La musica è di tutti. Solo gli editori pensano che appartenga a loro.
La musica, altro linguaggio caro ai pigri e alle anime profonde che cercano lo svago nella diversità dell'occupazione, vi parla di voi, vi racconta il poema della vostra vita.
La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare.
La musica è come il sesso: bisogna sperimentare sempre nuove posizioni.
Oggi si può scrivere musica col computer, ma nella testa dei musicisti il computer è sempre esistito: essi potevano addirittura scrivere una sonata senza una sola idea originale, limitandosi a sviluppare "ciberneticamente" le regole della composizione.
Con la musica riesci a comunicare con tutti nello stesso momento. La musica potrebbe salvare il mondo perché è un linguaggio che capiscono tutti.
Tre cose sono necessarie per un buon pianista: la testa, il cuore e le dita.
La musica è un linguaggio di fratellanza e l'orchestra è l'embrione della società perché tutti devono ascoltare anche le voci degli altri.
I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti.