L'affermazione di Arthur Schnitzler invita a trasformare la solitudine da condizione negativa in una ricca esperienza individuale. Questo pensiero suggerisce che, anziché vedersi come un esilio o una privazione sociale, l'essere solo può essere vissuto e valorizzato per le opportunità di crescita personale ed interiore che offre. L'autonomia del sé emerge in questa riflessione non tanto come isolamento fisico ma piuttosto come capacità dell’individuo di arricchire la propria vita senza l'intermediazione dei legami sociali esterni, creando un mondo ricco e significativo dentro se stessi.