La solitudine unendosi alle anime semplici, le complica.
Le città al pari delle foreste, hanno antri in cui si nasconde tutto ciò che esse hanno di più cattivo e di più terribile. Solo che, nella città, ciò che si nasconde così è feroce, immondo e misero, cioè brutto; nelle foreste, ciò che si nasconde è feroce, selvaggio e grande, cioè bello.
Far il poema della coscienza umana, foss'anco d'un sol uomo, del più infimo fra gli uomini, sarebbe come fondere tutte le epopee in un'epopea superiore e definitiva.
Dio non aveva fatto che l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino!
L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia.
Gli occhi che piangono di più sono anche quelli che vedono meglio.
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Una persona che sa stare da sola non è mai sola. Le persone che non sanno stare sole, sono sole.
La solitudine è il campo da gioco di satana.
La mia solitudine è dignitosa, la affronto a testa alta, ma se la guardo in faccia mi deride, mi ferisce, fa ritornare tutte le solitudini del passato. È così: ogni solitudine contiene tutte le solitudini vissute.
Se temi la solitudine non cercare di essere giusto.
Non è possibile abituarsi alla solitudine. L'uomo è solo ogni volta di più.
Questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri.
Ciò che uno può essere per un altro ha i suoi limiti, e sono assai stretti: alla fine, ognuno si ritrova solo, e a quel punto ciò che conta è questo: chi sia, allora, a essere solo.
Benché inglobati e trascinati senza reliquie dalla folla innumerevole dei loro consimili essi soffrono e si trascinano in una opaca e intima solitudine, e in solitudine muoiono e scompaiono, senza lasciar traccia nella memoria di nessuno.
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