Si parla spesso del valore educativo della solitudine. Se ne parla però sempre con gli altri.
Non voleva avere dubbi, ne era certo.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Per smascherare la demenza del moderno è necessario diventarlo.
Un eccessivo orgoglio può spegnere anche la più legittima gelosia.
Non serve rimpiangere quel che non si è letto, o inseguirlo insensatamente e con immane fatica: quello che non si è letto non era stato scritto per noi.
Chi non ama la solitudine non ama la libertà, perché non si è liberi che essendo soli.
Quando ti senti solo soltanto perché sei da solo puoi pur sempre covare una speranza, ma quando sei solo e già insieme a qualcuno?
Nel dispregio della solitudine, ma forse nella fatica della solitudine si scorge l'agonia del frammento.
S'anche ti lascerò per breve tempo, solitudine mia, se mi trascina l'amore, tornerò, stanne pur certa; i sentimenti cedono, tu resti.
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
Nella solitudine il miserabile sente tutta quanta la sua miseria e il grande spirito tutta la sua grandezza, ciascuno in breve sente di essere ciò che è.
La solitudine è il teatro dei risentimenti.
Siamo soli, assolutamente soli su questo pianeta fortuito; e fra tutte le forme di vita che ci circondano non una, tranne il cane, ha stretto alleanza con noi.
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
C'è un modo colpevole di abitare la solitudine: credersi tranquillo perché la bestia feroce è resa inoffensiva da una spina nella zampa.
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