L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia.— Victor Hugo
L'invidia è una buona stoffa per confezionare una spia.
I tempi primitivi sono lirici, i tempi antichi sono epici, i tempi moderni sono drammatici.
Si è tanto abusato dello sguardo, nei romanzi d'amore, che si è finito per non averne più stima; e solo a stento si osa dire, ora, che due esseri si sono amati, perché si sono guardati. Eppure proprio così, e solo così ci si ama; il resto è soltanto il resto, e vien dopo.
Una delle magnanimità delle donne è cedere.
La notte, chi scrive queste parole lo ha già detto altrove è lo stato proprio e normale della creazione di cui facciamo parte. Il giorno, breve nella durata come nello spazio, non è che una misura stellare.
Invidioso non è tanto chi soffre che altri abbia qualcosa che lui non ha, quanto chi soffre che altri abbia ciò che lui ha.
Benedetto colui che ha imparato ad ammirare, ma non invidiare, a seguire ma non imitare, a lodare ma non lusingare, a condurre ma non manipolare.
Il ferro è consumato dalla ruggine, l'invidioso dal suo vizio.
L'invidioso è destinato a non godere mai.
L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.
Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.
L'invidia, la bile dell'anima.
Il potere piace proprio perché suscita invidia.
Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai.
Congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia.