È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria.— Arthur Schnitzler
È facile scrivere i propri ricordi quando si ha una cattiva memoria.
Taluni credono di avere una concezione del mondo, ma hanno soltanto un'idea fissa, nel migliore dei casi un pregiudizio, sia esso politico o religioso - in breve proprio ciò che esclude una concezione del mondo.
La politica è l'argomento prediletto di ignoranti e chiacchieroni, la religione l'argomento prediletto di chi non ha altro a cui pensare e dei codardi.
Anche quelli che ci amano e ci onorano non si sentono a loro agio accanto a noi prima di aver scoperto il nostro punto debole.
È risaputo che alcuni credenti di strettissima osservanza hanno dubitato di Dio perché li aveva colpiti una grande sventura, magari per quanto provocata da loro stessi; però non si è mai visto nessuno che abbia perso la fede per aver ottenuto una felicità immeritata.
Ciò che logora le nostre anime nel modo più rapido e peggiore possibile è perdonare senza dimenticare.
Se non ricordiamo non possiamo comprendere.
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.
Accanto all'arte della mnemonica (ricordare) occorrerebbe un'arte del dimenticare.
Non esiste una gomma per cancellare i ricordi. Però esiste qualcosa che può ripulirli da tutto il dolore che contengono. Il sapone del perdono.
La vecchiaia è un posto dove vivi di ricordi. Per questo, quando sei giovane, vivi creandotene di belli.
A che serve passare dei giorni se non si ricordano?
Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla ora soltanto per la prima volta.
Il ricordo della felicità non è più felicità; il ricordo del dolore è ancora dolore.
Per un fiore appassito nel libro dei ricordi rugiada è una lagrima di dolore.
Che cosa sono i ricordi? Troppe volte la tisi dell'anima.