L'amore e l'odio falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili.
— Arthur Schopenhauer
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La nostra interpretazione
Schopenhauer evidenzia come le emozioni estreme, sia di natura amorosa o odiosa, possano distorcere profondamente la nostra percezione della realtà. Secondi i suoi insegnamenti, quando sentiamo un intenso affetto per una persona vedremmo in essa solo virtù e bellezze a dispetto delle sue potenziali imperfezioni; al contrario, l'odio ci rende ciechi verso qualsiasi qualità positiva che possa avere il nostro nemico. Questo fenomeno psicologico riguardante la distorsione del giudizio è pertinente sia per situazioni in cui le passioni romantiche non sono corrisposte, provocando un'illusoria idealizzazione della persona amata al di là delle sue realizzate imperfezioni personalità o condizioni. Si tratta quindi anche dell’analisi su come l'amore e il disprezzo possano funzionare in modo simmetrico nel comprometterci la capacità critica nei confronti degli altri.
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