Un pedante ignorante è la cosa più intollerabile sotto il sole.
Alla serenità nulla contribuisce meno della ricchezza e nulla più della salute.
Predicare la morale è facile, difficile è fondarla.
Ognuno prende i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo.
L'unica via sicura per conservare il proprio onore è comportarsi in modo da essere ritenuti degni di rispetto, restare fedeli nelle parole e nelle azioni all'autentica rettitudine.
Verrà il tempo in cui l'idea di un dio creatore sarà considerata, nella metafisica, come ora si considera quella degli epicicli nell'astronomia.
Il voler scrivere come si parla è da biasimare tanto quanto il suo contrario, cioè il voler parlare come si scrive; il che riesce pedantesco e nello stesso tempo difficile per la comprensione.
I pedanti si irritano sempre quando si conosce quanto loro il loro piccolo mestiere.
Certi giovani per amore all'accuratezza diventano pedanti prima del tempo, preferiscono la lima alla penna e finiscono col non far niente.
Bisogna essere un pedante ben fastidioso per volere, tutte le volte che il cuore parla, fare interloquir la ragione.
Un pedante è un uomo che ha la digestione intellettuale difficile.
I letterati s'attengono all'epoca del critetio, i pedanti al materialismo delle cronologie.
Quando la stoffa ha la meglio sulla cultura, ne risulta il rozzo. Quando la cultura ha la meglio sulla stoffa, ne risulta il pedante. Occorre che cultura e stoffa siano in armonia, perché? ne risulti il signore.
Chi difende il buon italiano non difende la pedanteria, né rifiuta le innovazioni: difende invece il buon senso, e accetta le novità.