Se l'uomo fosse destinato a pensare, non avrebbe gli orecchi.
Ogni separazione ci fa pregustare la morte, - e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. - Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l'una all'altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent'anni, si incontrano di nuovo.
La musica, intesa come espressione del mondo, è una lingua universale al massimo grado, e la sua universalità sta all'universalità dei concetti più o meno come i concetti stanno alle singole cose.
L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.
Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
Ogni sera siamo più poveri di un giorno.
Un altro può anche pensare per me, ma non è desiderabile che lo faccia precludendomi la possibilità di pensare per me stesso.
Il pensiero è un dinamismo dialogico ininterrotto, una navigazione tra Scilla e Cariddi verso le quali la trascina ogni egemonia di uno dei processi antagonisti.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che pensano e quelli che lasciano che siano gli altri a pensare.
Comune a tutti è il pensare.
È un pensatore: vale a dire è bravo a vedere le cose più semplici di quel che sono.
Il pensare è l'anima che parla a se stessa.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Il pensiero fa la grandezza dell'uomo.
Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Solo quando pensiamo intensamente a cosa è già stato pensato comprenderemo il senso corretto di quello che è già stato pensato.