Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.— Carlo Maria Franzero
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
Ogni uomo ha degli attimi di infantilità gioiosa, e ogni uomo ama dominare. Ma nel tempo stesso vuole sentire su di sé qualcosa di indefinibile, che se non è dominazione, certo è un senso di protezione forte e calma.
Che è mai la modestia? Un sentimento convenzionale, l'ipocrisia applicata all'auto-giudizio.
L'amore cerebrale è qualche volta una spiritualità, e qualche volta una degenerazione. Ma solamente gli uomini volgari si estinguono dopo avere ottenuto il sacrificio che per essi è dono tanto grande che non giungono a misurarlo.
Rifuggi sempre dalla volgarità: come l'ebrezza è resa volgare dall'ubriachezza, così ogni atto nostro può essere talvolta reso volgare anche dalla sola intenzione.
Quando si ama si è sovente molto presuntuosi.
Uno si smarrisce pensando troppo, come pensando poco.
Penso, dunque sono. Credo.
Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
Sapete quello che spesso mi disturba in una relazione come la nostra? Il pensiero che un indiscreto lettore possa trovare che le mie lettere sono simili, all'eccesso, a quelle di tutti gli innamorati.
Non bisogna pensare troppo, a questo mondo. Se no si diventa matti.
Chi vuole pensare deve rinunciare a "darsi da fare".
Ci sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti, cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto.
Mentre smettiamo di pensare, spesso perdiamo la nostra opportunità.
Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Noi siamo quello che pensiamo.