Chi ha un vero amico può dire di avere due anime.
Una delle più increscevoli e nocive cose di questo mondo è la dabbenaggine che usurpi il nome della bontà.
L'uso e la pratica della vita finiscono d'invilire gli animi naturalmente vili, e finiscono di nobilitare gli animi naturalmente nobili.
I mali si vedono facilmente da tutti; le cagioni da pochissimi; i rimedii quasi da nessuno.
Il modo più sicuro di rendere piacevole la vita a noi medesimi si è di renderla piacevole agli altri.
La miopia fisica ognuno s'ingegna di correggerla; quella morale, pochissimi.
L'amicizia comincia dall'onesto inventario di tutto quello che divide.
Sei uno schiavo? Allora sei incapace di essere amico. Sei un tiranno? Allora sei incapace di avere amici. Per troppo tempo nella donna si è celato uno schiavo e un tiranno. Perciò la donna non è ancora capace di amicizia: essa conosce solo l'amore.
Molte amicizie sono a senso unico. Nessun cartello ti avvisa. Tu imbocchi dalla parte sbagliata e alla fine vai a sbattere.
L'amicizia è un tormento in più.
Le amicizie non sono perfette, e tuttavia esse sono preziose. Per me, non aspettarsi la perfezione tutta in una volta è stato un grande sollievo.
Sono pochissimi gli amici con cui si possa stare in silenzio. Una volta che si smette di parlare inutilmente, il corpo scandisce con naturalezza i ritmi impressi in noi nel corso di lunghi anni. La conversazione diventa lenta e pacata.
"Rimani!" è una parola affascinante nel vocabolario di un amico.
Se vuoi crearti dei nemici, mostrati superiore ai tuoi amici. Ma se vuoi farti degli amici, lascia che i tuoi amici si credano superiori a te.
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Sarebbe una cosa terribilmente innaturale che noi due non diventassimo amici strettissimi.