Noi siamo l'uno per l'altro un teatro sufficientemente grande.
Indica ma non vendica i nostri affanni il pianto.
Occorre saper sdrammatizzare ogni cosa e sopportarla con animo indulgente: è più degno di un uomo ridere della vita che piangerne.
La morte è il non-essere. Dopo di me accadrà ciò che è stato prima di me. Se prima non abbiamo sofferto, vuol dire che non soffriremo dopo. Siamo come una lucerna che, spegnendosi, non può stare peggio di quando non era accesa. Solo nel breve intermezzo possiamo essere sensibili al male.
Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce.
Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Non acquisire amici in fretta, e quelli che hai acquisito non lasciarli in fretta.
Non c'è legame più certo di amicizia che una identità di comunione delle idee e dei gusti.
La vera amicizia comporta anche uno sforzo cordiale per comprendere le convinzioni dei nostri amici, anche se non giungiamo a condividerle, né ad accettarle.
L'amicizia non è altro che un nome.
L'amicizia non si può imporre.
Non dire di conoscere a fondo un'altra persona finché non hai diviso con lei un'eredità.
Ci sono cose che sono rare e preziose, e lo resteranno. Ad esempio, i tuoi amici. Vai da loro, e vedrai che non sono cambiati.
Non c'è amore più grande e più efficace di quello che tu trovi espresso nell'amicizia.
L'amicizia è una sola mente in due corpi.
Ragion d'essere dell'amicizia sono il bisogno reciproco e il mutuo aiuto.