Pochi vizi impediscono ad un uomo di avere tanti amici quanto l'avere troppe virtù.
Si potrebbe applicare alla città di Parigi, pari pari, la definizione di santa Teresa relativa all'inferno: "Il luogo che puzza e dove non c'è amore".
In politica i saggi non fanno conquiste; la stessa massima vale in amore.
Gli uomini si governano con la testa. Non si gioca a scacchi col buon cuore.
La felicità non è cosa facile: è molto difficile trovarla in noi stessi e impossibile trovarla altrove.
La notorietà senza merito ottiene una considerazione senza stima.
Non è la piú preziosa cosa degli amici, però, quando potete, non perdete la occasione del farne; perché gli uomini si riscontrano spesso, e gli amici giovano, e gli inimici nuocono in tempi e luoghi che non aresti mai aspettato.
L'unica forza e l'unica verità di questa vita è l'amore. Il patriottismo non è altro che l'amore, l'amicizia non è altro che amore.
Il vero amico è come un altro te stesso.
L'amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.
L'amicizia è il balsamo della vita.
Venite, lasciateci compatire coloro che stanno meglio di noi. Venite, amici miei, e ricordate che i ricchi hanno maggiordomi e non amici. E noi abbiamo amici e non maggiordomi.
Non dee l'uomo, per maggiore amico, dimenticare li servigi ricevuti dal minore.
Per me la famiglia e gli amici sono sacri. L'amicizia non è una parola vuota. L'amicizia significa dovere, responsabilità e rispetto. E cascasse il cielo, io rispetterò sempre gli amici.
Il valore dell'amicizia è incommensurabile - non costa nulla e tuttavia vale una fortuna. Ed è la malattia più contagiosa che l'uomo conosca - fatti contagiare.
Il mondo antico non conosce l'Amore. Conosce la passione per la donna, l'amicizia per l'amico, la giustizia per il cittadino, l'ospitalità per il forestiero.
Non possiamo tollerare né i nostri vizi tradizionali né i loro rimedi.
Carità: Un'amabile disposizione dell'animo che induce a perdonare negli altri i peccati e i vizi cui siamo dediti noi stessi.
L'indifferenza è l'ottavo vizio capitale.
Nessun vizio, però, è connaturale all'uomo, mentre lo è la virtù.
La città è afflitta da due vizi tra loro opposti, l'avarizia e il lusso, rovinosi malanni che hanno fatto crollare tutti i grandi imperi.
Quando i vizi ci abbandonano, ci lusinga credere di averli abbandonati noi.
Regola: Non estirpate i vizi, se volete avere delle belle dame. Altrimenti somiglierete a quegli imbecilli che distruggono i bruchi pur andando pazzi per le farfalle.
Alcuni considerano il vizio una virtù come se il vizio ben fatto fosse esso stesso virtù, mentre una virtù mal fatta fosse l'essenza del vizio.
Gli dei sono strani. Non si servono solo dei nostri vizi per flagellarci. Essi ci spingono alla rovina anche per mezzo di quanto in noi è onesto, gentile, umano, tenero.
Non c'è vizio che non possa trovar difesa.
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