Il più potente è colui che ha se stesso in proprio potere.
Sarà quel che dev'essere, ma ciò che è una necessità per chi si ribella, è poco più che una scelta per chi vi si adatta di buon grado.
Non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso.
La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo.
Certo qualcosa di simile all'amicizia è nell'amore, che si potrebbe chiamare una folle amicizia.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Nel passato, chi ha cercato stupidamente di ottenere il potere cavalcando la tigre ha finito per esserne divorato.
Come ogni altra cosa, il potere porta in sé la propria fine.
Non sottovalutare il potere della stupidità umana.
La stabilità è l'obiettivo naturale per ogni espressione di potere politico ed è una finalità indispensabile per una nazione che ha conosciuto cinquanta anni fa le conseguenze nefaste di un periodo di estrema debolezza governativa, crisaiola e poco concludente.
Non conosco nulla di sublime che non sia una variante del potere.
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni.
Il potere statale moderno non è che un comitato che amministra gli affari comuni di tutta la classe borghese.
La tentazione del potere è la più diabolica che possa essere tesa all'uomo, se Satana osò proporla perfino a Cristo. Con Lui non ci riuscì, ma riesce con i suoi vicari.
Del potere si abusa facilmente, quando non sia congiunto alla pietà.
O mi danno i poteri necessari per fronteggiare la più grande industria del crimine della nostra epoca, oppure la mia nomina a prefetto non servirà proprio a nulla.