Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.— Lucio Anneo Seneca
Non è generoso chi è generoso con la roba altrui.
La vera gioia è austera.
Chiedi perché questa fuga non ti sia di aiuto? Tu fuggi con te stesso.
Il sommo bene, cioè la felicità, non cerca al di fuori mezzi per realizzarsi; è un bene interiore e nasce tutto da se stesso; diventa schiavo della sorte se ricerca una parte di sé all'esterno.
Un pilota abile naviga pure se la velatura è a brandelli e, se ha perso le sartie, segue ugualmente la rotta con quel che resta della nave.
Siamo tutti schiavi dello stesso destino; se uno nasce, deve morire.
Il male è che la generosità può anche essere un buon affare.
La generosità si misura quando è più difficile.
L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo.
Ciò che sembra generosità, spesso non è che un'ambizione mascherata, che disdegna i piccoli interessi per volgersi ai più grandi.
La generosità è sempre sacrificio di sé, ne è l'essenza.
La generosità non è spesso che l'aspetto interore che prendono i nostri sentimenti egoistici quando non li abbiamo ancora nominati e classificati.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Sai cos'è l'amore? È tutta gentilezza, generosità.
Bisogna essere giusti prima che generosi, come si hanno delle camicie prima di avere dei pizzi.
Il povero non sa che la sua funzione nella vita è permetterci l'esercizio della generosità.