Le nostre illusioni sono spesso a base di generosità.
Chi vuole udire qualcosa deve prepararsi con il silenzio alla capacità di udire.
L'abbandono in cui il Crocifisso è lasciato dal Padre ben ci fa capire da che cosa siamo stati liberati e salvati, cioè dalla perdita definitiva di Dio, che nessuno sforzo personale, all'infuori della grazia, avrebbe mai potuto evitarci.
Per il ricco la parola di Dio giunge sempre importuna, perché esige tutto lo spazio, e questo è sbarrato dal possesso proprio.
Quella prima domanda, se ci sia in genere verità, potrebbe apparire comparabile con il primo tremante colloquio di un adolescente con una fanciulla, il cui risultato era la certezza che ella lo amava.
Il matrimonio di chi è impegnato nella chiesa è, egli lo voglia o no, un focolare aperto: gli altri vi guardano dentro; la cosa migliore perciò è che il matrimonio sia inteso dai coniugi stessi come parte del loro apostolato.
La generosità non è spesso che l'aspetto interore che prendono i nostri sentimenti egoistici quando non li abbiamo ancora nominati e classificati.
A Parigi la generosità è il più delle volte niente altro che una speculazione; come l'ingratitudine è quasi sempre una vendetta!... Con una parente povera si tratta come con i cani ai quali si dànno le ossa.
Ci sono assai meno ingrati di quanto si creda, perché ci sono assai meno generosi di quanto si pensi.
La maniera di dare vale di più di ciò che si dà.
L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità.
Non è magnanimo chi è generoso con la roba altrui.
Al mondo non sempre i buoni e i generosi hanno la ricompensa che si meritano.
La generosità è innata; l'altruismo è una perversità acquisita. Non c'è somiglianza.
Gli uomini veramente generosi sono sempre pronti a diventare misericordiosi quando la disgrazia del loro nemico oltrepassa la loro collera.
L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo.