Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.— Theodor Adorno
Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
La pagliuzza nel tuo occhio è la migliore lente d'ingrandimento.
In molti individui appare già come una sfrontatezza che abbiano il coraggio di pronunciare la parola "io".
Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
Auschwitz inizia ogni volta che qualcuno guarda a un mattatoio e pensa: sono soltanto animali.
Il dono, il vero dono è così: annientarsi sino all'ultima favilla.
Amare, non è donare qualche cosa, ma soprattutto donare qualcuno. Tu amerai se ti donerai o se ti unirai interamente ai tuoi doni, anche i più materiali.
I regali fatti agli amici non sono preda del fato: avrai soltanto le ricchezze che hai donato.
Certamente nemmeno il destinatario di un dono può esserne soddisfatto se chi lo concede sa di poterlo riprendere quando vuole.
Perciò mi sembra che si debba coltivare l'arte del regalare anche alle cose belle che ci sono vicine e abituali, l'amore e la venerazione che riserviamo a quelle lontane e remote.
Tutto ciò che non viene donato va perduto.
La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.
Nulla si regala tanto generosamente quanto i propri consigli.
Secondo una coscienza messa sull'avviso, nessun dono dovrebbe essere offerto come spettacolo. Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto.