I regali fatti agli amici non sono preda del fato: avrai soltanto le ricchezze che hai donato.
Se la fama giunge solo dopo la morte, che essa aspetti pure!
La fortuna dà troppo a molti, a nessuno abbastanza.
Chiunque abita ovunque non abita da nessuna parte.
È sincero il dolore di chi piange in segreto.
Amare, non è donare qualche cosa, ma soprattutto donare qualcuno. Tu amerai se ti donerai o se ti unirai interamente ai tuoi doni, anche i più materiali.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Secondo una coscienza messa sull'avviso, nessun dono dovrebbe essere offerto come spettacolo. Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto.
Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
Dal dono gratuito dipende l'esistenza stessa di ciò che fa la società, cioè a dire la relazione sociale, sia particolare sia generalizzata.
Certamente nemmeno il destinatario di un dono può esserne soddisfatto se chi lo concede sa di poterlo riprendere quando vuole.
Le persone che ci donano la loro piena confidenza credono per questo di avere diritto alla nostra. Ciò è un errore: coi regali non si acquistano diritti. La familiarità del superiore irrita, perché non può essere ricambiata.
Il dono, il vero dono è così: annientarsi sino all'ultima favilla.
La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.
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