Nulla si regala tanto generosamente quanto i propri consigli.
Si danno i consigli, ma non si dà la saggezza di seguirli.
La forza d'animo dei saggi non è altro che l'arte di tener chiuso nel cuore il proprio turbamento.
È più vergognoso diffidare dei propri amici che esserne ingannato.
Tutte le passioni ci fanno commettere degli errori, ma l'amore ci fa fare i più ridicoli.
Non c'è meno eloquenza nel tono della voce, negli occhi e nell'atteggiamento che nella scelta delle parole.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Dal dono gratuito dipende l'esistenza stessa di ciò che fa la società, cioè a dire la relazione sociale, sia particolare sia generalizzata.
I regali fatti agli amici non sono preda del fato: avrai soltanto le ricchezze che hai donato.
Certamente nemmeno il destinatario di un dono può esserne soddisfatto se chi lo concede sa di poterlo riprendere quando vuole.
Secondo una coscienza messa sull'avviso, nessun dono dovrebbe essere offerto come spettacolo. Non appena è offerto allo sguardo, il dono diventa precario e sospetto.
Il dono, il vero dono è così: annientarsi sino all'ultima favilla.
Nei migliori dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità lievemente inferiore.
Perciò mi sembra che si debba coltivare l'arte del regalare anche alle cose belle che ci sono vicine e abituali, l'amore e la venerazione che riserviamo a quelle lontane e remote.
Tutto ciò che non viene donato va perduto.