Quando siansi troppo conosciuti i padroni, si comincia a fare qualche stima dei servitori.— Arturo Graf
Quando siansi troppo conosciuti i padroni, si comincia a fare qualche stima dei servitori.
Chi lavora con l'ascia non può fare se non lavori grossi. Le operazioni più delicate della vita non si possono eseguire con ira e con violenza.
Non farà mai nulla di grande nel mondo, chi non sappia sfidare l'odio, o disprezzare lo scherno.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
L'ideale deve, come l'albero, aver nella terra lo sue radici.
A chi calcola troppo, come a chi calcola troppo poco, il conto della vita non torna mai.
Chi non è padrone di sé finisce servo degli altri.
Chi non è padrone di sé trova ben presto un altro padrone.
Fate che il padrone ch'è in voi vi difenda dai padroni che possono essere fuori di voi.
Chi è padrone di sé, lo è spesso degli altri.
Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova.
Chi è padrone di sé non perde niente.