Noi non possiamo immaginare Dio, ma soltanto comprenderlo.
Gli atei sogliono aspirare oltre misura agli onori e alle ricchezze, che io ho sempre disprezzato, come sanno tutti quelli che mi conoscono.
L'amore può e deve fare da tramite ai fini della perfezione. Che resta sempre Dio.
Gli effetti dell'immaginazione derivano dalla costituzione o del Corpo o della Mente.
Dio agisce per le sole leggi della sua natura e non costretto da alcuno.
È certamente stolto pretendere da altri ciò che nessuno può ottenere da se stesso, di essere attento, appunto, più agli altri che a sé, di non essere avaro, né invidioso, né ambizioso ecc., soprattutto per chi sia ogni giorno esposto alle fortissime spinte di tutte le passioni.
Anche le libere, graziose, festose farfalle sono colpite dalla malattia che quando visita noi, chiamiamo: cancro. Non c'è nemmeno un angolo del creato in cui non si mostri la grandezza e la bontà del creatore.
Dove è Dio, lì vi è amore. E dove è amore, vi è sempre servizio.
Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.
Soltanto l'inutilità del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un secondo.
Prima di ogni altra cosa, affido la mia anima all'onnipotente Iddio, mio Creatore, con la piena fiducia che tutti i miei peccati sono stati perdonati per i meriti e la mediazione del mio unico Salvatore Gesù Cristo.
Non parlo di Dio, per convertire qualcuno, ma perché è l'unico tema di cui valga la pena parlare.
Io sono decisamente antimorte. Dio sembra essere sotto ogni profilo promorte. Non vedo come potremmo andare d'accordo sulla questione, lui e io.
Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio?
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