Più che guardare al passato siamo sempre intenti verso il futuro.
Quell'idiota di Berlino.
Fermarsi significa retrocedere.
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi.
Niente c'è di definitivo nel mondo, ma le cose meno definitive di questo mondo sono le vittorie elettorali.
Il fascismo stabilisce l'uguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e di fronte alla nazione.
Noi vediamo lo splendore di una nuova pagina dove tutto ancora può accadere.
Se l'astrologia considera il futuro come fato predestinato e governato dai moti dell'universo è evidente che gli esseri viventi - e in specie quelli intelligenti - non possono mutare il corso degli eventi. Non è possibile quindi utilizzare le predizioni astrologiche per influenzare il futuro secondo specifiche esigenze.
In realtà temiamo il domani solo perché non sappiamo costruire il presente e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perché domani finisce sempre per diventare oggi.
La coscienza è il tramite fra ciò che è stato e ciò che sarà, un ponte gettato tra il passato e il futuro.
Vivo in funzione del presente e mi limito a lanciare solo una pigra e occasionale occhiata al domani; per tutto il resto, lasciatemi in pace.
Ogni grande opera d'arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l'eternità.
Il tempo presente e il tempo passato forse sono entrambi presenti nel tempo futuro.
Le emozioni non sono che avvertimenti su quanto ci potrà accadere in futuro.
Il futuro è comodo, piccolo. Non grande e burino.
Non c'è futuro in nessun lavoro. Il futuro sta nell'uomo che ha il lavoro.