Quando mancasse il consenso, c'è la forza.
Rinunziare alla lotta significa rinunciare alla vita.
Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato.
D'Annunzio è come un dente guasto: o lo si estirpa o lo si ricopre d'oro.
La libertà non è un fine; è un mezzo.
I mediocri si lasciano sconsigliare dall'ostacolo specioso; i forti no.
La miglior strategia è sempre quella di essere molto forti; dapprima in generale, poi nei dettagli decisivi... Non esiste nessuna legge più nobile e più semplice di quella di tenere concentrate le forze... In breve, il primo principio è agire con il massimo della concentrazione.
Il mondo spezza tutti e poi molti sono forti proprio nei punti spezzati.
Fino a qualche tempo fa, ho creduto nella verità del detto: "Un bastone e un sorriso possono superare qualsiasi difficoltà", ma poi la mia ulteriore esperienza mi ha rivelato che in genere si può lasciare a casa il bastone.
Con l'eliminazione del diritto del più forte si è introdotto il diritto del più furbo.
Senza giustizia non vi è forza.
Dosava le forze con la cura di una ballerina disoccupata alle prese con l'ultimo paio di calze senza smagliature.
Le idee sono fatte così: prima sei tu a dare loro vita e direzione pratica, poi assumono una forza propria e spazzano via qualunque ostacolo.
Essere coraggiosi nella solitudine, senza testimoni, senza il premio di un consenso, soli davanti a sé stessi, richiede un grande coraggio e una grande forza.
Solo le persone gentili sono veramente forti.