L'uomo... è un essere nato per credere.
La disperazione è la conclusione degli stolti.
Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Si sa bene cosa sia un intermediario: è un uomo che imbroglia una parte e saccheggia l'altra.
Come molti viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Il canale di Suez? Un tentativo inutile, assolutamente impossibile da realizzare.
L'uomo è così poco il re della natura, che è l'unico fra tutti gli animali che possa fare qualcosa senza pagare.
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l'uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
Condizione dell'uomo. Incostanza, noia, inquietudine.
L'uomo è un piccolo mondo.
Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali.
L'uomo è per natura un animale religioso.
Ben scrisse un sofista greco, che l'uomo è la misura delle cose: ma si dimenticò che le cose sono misura dell'uomo.
Per ciascuno di noi v'è un giorno, più o meno triste, più o meno lontano, in cui deve infine accettare di essere uomo.
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina?
L'uomo è un'invenzione di cui l'archeologia del nostro pensiero mostra chiaramente la data recente. E forse la fine prossima.