Solo chi si muove apprezza le soste e non conosce la noia.
Le abitazioni dimostrano che in Italia vivono milioni di conservatori. Forse il motivo per cui manteniamo certi personaggi in parlamento è lo stesso per cui conserviamo i peluche di quand'eravamo bambini: sono spelacchiati, ma non riusciamo a farne a meno.
Chi scrive chiaro, sa scrivere.
L'estate è emotiva, relativa, esagerata. In una parola: italiana.
Scrivere bene si può, e non è neppure difficile. L'importante è capire chi scrive male, e regolarsi di conseguenza.
Viaggiare vuol dire allungarsi la vita, riempiendo il passato di ricordi e il futuro di progetti.
Come si può per tutta una vita viaggiare nello stesso piccolo paese e credere non vi sia nulla fuori di esso!
La vita è quel che decidiamo di farne. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che siamo.
Il guaio di questi viaggi lunghi è che si finisce con il parlare con se stessi moltissimo.
Una volta l'anno recati in un posto dove non sei mai stato.
Non si viaggia per viaggiare, ma per aver viaggiato.
Viaggiare è molto meglio quando sai che hai un'amabile casetta cui fare ritorno.
Si viaggia non per cambiare luogo, ma idea.
Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente equivale a non vivere. Ma devi tentare, perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Io non ho viaggiato per andare da qualche parte, ma per il gusto di viaggiare. La questione è muoversi.
Partire, è un po' morire, è morire rispetto a ciò che si ama: si lascia un frammento di se stessi in ogni ora e in ogni luogo.