Sono un po' come Marco Polo, girovago e mescolo culture.
Nel passato le persone nascevano nobili. Oggigiorno la nobiltà deriva dalle proprie azioni.
I calabresi vivono una realtà aspra, crudele a volte; ma ritengo sia l'ora di ribellarsi a quel complesso d'inferiorità di cui la maggior parte dei calabresi sono spesso vittime.
Non sono interessato al passato, se non per il fatto che è la via per il futuro.
Qual è il vero significato della parola viaggiare? Cambiare località? Assolutamente no! Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi.
A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, ma non quello che cerco.
Qualunque cosa si faccia e ovunque si vada, dei muri ci si levano intorno creati da noi, dapprima riparo e subito prigione.
Credo di essere un sedentario che viaggia parecchio, anche per lavoro. Non credo di avere una vera natura da viaggiatore. Mi piace fare dei viaggi, però quando sono in viaggio penso che ho molta voglia di tornare a casa.
Questo mi basta; il resto della terra senza mai pagar l'oste andrò cercando con Ptolomeo, sia il mondo in pace o in guerra; e tutto il mar, senza far voti quando lampeggi il ciel, sicuro in su le carte verrò, più che su i legni, volteggiando.
Un seminario sui viaggi nel tempo si terrà due settimane fa.
Trasporta un tedesco a Kiev ed egli rimarrà un tedesco. Ma trasportalo a Miami, e ne farai un degenerato - in altre parole, un americano.
Se non sai dove stai andando, finirai probabilmente da qualche altra parte.
Dalle stelle veniamo e alle stelle andiamo. La vita è solo un viaggio all'estero.
Quando viaggio sogno veramente molto. Forse questa è per me una delle ragioni principali per viaggiare. Ha qualcosa a che fare con strane stanze, rumori e odori inusuali, con le vibrazioni, col cibo, con le ansie legate al viaggio.