Parla al momento giusto.— Biante
Parla al momento giusto.
Bisogna amare gli amici come se un giorno si dovessero odiare.
Chi è casta? Colei, di cui le voci si guardano dal calunniare.
Chi è ricco? Chi nulla desidera. Chi è povero? L'avaro.
Cos'è proprio del sapiente? quando può nuocere, non volerlo.
Parlano poco per essere amici, troppo per essere innamorati.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Rimproveriamo alla gente di parlare di sé; ma è l'argomento che sa trattare meglio.
Voce dal sen sfuggita poi richiamar non vale: non si trattiene lo strale, quando dall'arco uscì.
Ricordiamoci che delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli uomini. Ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio!
Una parola è morta quando vien detta, dicono alcuni. Io dico che comincia a vivere soltanto allora.
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere.
A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
Quando uno dice di non voler parlare di qualcosa, di solito vuol dire che non può pensare ad altro.