Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.— Jean Guitton
Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.
I generali non lottano con la paura della truppa, preferiscono tenerla occupata.
In che cosa consiste il fascino di un essere? Difficile dirlo, perché è indefinibile, il fascino. È una certa presenza della persona al di là dei suoi limiti, come l'irraggiamento di certi volti puri.
L'amore ci avviluppa sempre: siamo noi, con il nostro atteggiamento verso esso, a trasformarlo in fuoco oppure in luce.
Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre parlare un linguaggio semplice ti espone a maggiori possibilità di essere giudicato. Più gente ti capisce, più hai potenziali giudici di ciò che fai.
Suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio. In certe materie di delicatezza, quando parlano i severi è segno che hanno udito parlare i lubrici, e che, mentre si trovano tutti d'accordo, la cosa è già passata in giudicato.
Il non parlare mai di sé è un'ipocrisia molto distinta.
Le parole sono azioni.
La parola sia non il serbatoio del senso, ma il suo corpo vivente.
Per me la più piccola parola è circondata da acri ed acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia.
Non parlerei tanto di me stesso se ci fosse qualcun altro che conoscessi ugualmente bene.
Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte.
Se è vero che chi gioca a palla impara contemporaneamente a lanciarla e a riceverla, nell'uso della parola invece il saperla accogliere bene precede il pronunciarla.