Parlare molto di sé può anche essere un mezzo per nascondersi.— Friedrich Nietzsche
Parlare molto di sé può anche essere un mezzo per nascondersi.
Scortesie di lettore. La duplice scortesia del lettore nei confronti dell'autore consiste nel lodare il secondo libro di costui a spese del primo (o viceversa) e nel volere che l'autore gliene sia grato.
Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza.
Non nel modo in cui un'anima si accosta all'altra, ma nel modo in cui se ne allontana, riconosco la sua parentela e affinità con l'altra.
Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.
Gli uomini durano raramente in una professione di cui non credano o si dicano che essa è in fondo più importante di tutte le altre. Così accade anche alle donne coi loro amanti.
Le ferite guariscono le parole lasciano il segno.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
La parola e il silenzio. Ci si sente più al sicuro vicino a un pazzo che parla, che a un pazzo incapace di aprire bocca.
Parliamoci, finché siamo in vita. Dopo non è detto che sia possibile.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
Per l'idea ci vuole la parola, senza la parola non c'è scambio, giusto un brulichio nella coscienza, come formiche sulla pelle.
La voce della vita in me non può raggiungere l'orecchio della vita in te; parliamoci, tuttavia, per non sentirci soli.
Soltanto chi parla di quello che ha sperimentato è fiducioso.
Vi è solo una cosa peggiore al mondo del far parlare di sé. E' il non far parlare di sé.
La parola è l'ombra dell'azione.