Parlare molto di sé può anche essere un mezzo per nascondersi.
Ciò che propriamente fa rivoltare contro la sofferenza non è la sofferenza in sé, bensì l'assurdità del soffrire.
Il Cristianesimo sorse per alleviare il cuore; ma adesso deve prima opprimerlo, per poterlo poi alleviare. Per conseguenza perirà.
Ciò che un teologo avverte come vero, non può non essere falso: si ha in ciò quasi un criterio di verità.
Chi cerca lo spirito non ha spirito.
Alcuni mariti hanno sospirato sul rapimento delle loro mogli; la maggior parte nel fatto che nessuno gliele abbia volute rapire.
Appena si comincia a parlare una lingua straniera, cambiano le espressioni del viso, delle mani, il linguaggio del corpo. Si è già qualcun altro.
E a cosa serve parlare, se già sai che gli altri non provano ciò che provi tu?
Non parlerei tanto di me stesso se ci fosse qualcun altro che conoscessi ugualmente bene.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
La parola è un'ala del silenzio.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
Il comune parlare è recitazione di mantra.
Per farsi capire dalle persone bisogna prima di tutto parlare ai loro occhi.
Le parole vere non sono piacevoli. Le parole piacevoli non sono vere.