Il comune parlare è recitazione di mantra.— Vasugupta
Il comune parlare è recitazione di mantra.
Il sogno sono le rappresentazioni mentali.
Per me la più piccola parola è circondata da acri ed acri di silenzio, e perfino quando riesco a fissare quella parola sulla pagina mi sembra della stessa natura di un miraggio, un granello di dubbio che scintilla nella sabbia.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte.
Le ferite guariscono le parole lasciano il segno.
Appena si comincia a parlare una lingua straniera, cambiano le espressioni del viso, delle mani, il linguaggio del corpo. Si è già qualcun altro.
L'unico modo di parlare, di raccontare qualcosa della propria esperienza, è di parlare di altri.
Quando uno dice di non voler parlare di qualcosa, di solito vuol dire che non può pensare ad altro.
A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a sé stessi.
Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che ha liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.