La parola è l'ombra dell'azione.
È bene non soltanto il non commettere ingiustizia, ma il non voler commetterla.
Degli sciocchi è maestro non il discorso, ma la sventura.
La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.
L'aver desideri smoderati è da fanciullo, non da uomo.
Fama e ricchezza, senza giudizio, non sono beni sicuri.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
Le ferite guariscono le parole lasciano il segno.
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.
Il mio trastullo ormai son solo le parole!
E a cosa serve parlare, se già sai che gli altri non provano ciò che provi tu?
Come mi ha insegnato Eduardo in tanti anni, per farci capire al Nord bisogna parlare un napoletano, chiamiamolo piccolo-borghese, cioè parlare in italiano con l'accento napoletano, però lasciando alcune battute napoletane perché piacciono molto.
Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che ha liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
L'uomo superiore è cauto nel parlare e pronto nell'azione.